lunedì 16 maggio 2011

La politica cambia inesorabilmente

I risultati delle votazioni amministrative, e in particolare di quelle comunali, indicano come gli elettori puniscono i politici che si fanno i propri interesse e non quelli dei cittadini.


Berlusconi sta prendendo una di quelle batoste storiche. Lui stesso aveva affermato che la vittoria a Milano sarebbe stata decisiva per la prosecuzione del suo mandato. Moratti a meno 6, ciò significa che Berlusconi si deve dimettere?


La logica suggerisce di si, ma la politica italiana?

mercoledì 4 maggio 2011

La politica ha traviato questo blog oltre che l'Italia, ma io dico BASTA!

Questo blog era nato, dopo quasi un anno di silenzio, con l'intento di raccontare quello che mi passava per la mente, di parlare di scrittura (anche se poi di fatto scrivo di scrittura) e di scrittori. Tutto era iniziato con ottimi intenti, ma ben presto mi sono fatto travisare dalla politica.


Si, la politica. "L'uomo è per natura un animale politico", diceva Aristotele. La politica, la polis cioè la città. La politica cioè l'azione di governare o di opporsi ai governatori attraverso idee, proposte e iniziative. Ma in Italia la politica è solo un polverone di parole buttate a caso dentro un microfono e risputate verso le masse da piccoli altoparlanti installati in televisori, ormai sempre più piatti.


Questo blog si è fatto fregare. Se l'è fatto mettere in tasca dalla politica, come si dice nelle zone toscane. Insomma, basta parlare di politica!


Ho dovuto dare un taglio netto con tutto ciò che mi turba, perché la politica italiana non può non turbare. Ma da oggi non turberò più questo blog, nato sulle ceneri del mio blog migliore: Tanto per Scrivere.


Chiudo con una citazione del grande maestro Delillo che il 19 Maggio sarà a Roma.

"Sono i desideri su vasta scala a fare la storia".