domenica 15 aprile 2012

The Abramovic Method - Esperienza mentale

La performance coinvolge 21 partecipanti volontari e disposti a "fidarsi" di Marina Abramovic nella ricerca della loro energia mentale. Il primo controsenso, che potrebbe portare a dubitare che si tratti di Body Art, è l'obbligo di indossare un camice bianco uguale per tutti. Questa azione porta all'eliminazione dell'identità della singola persona, la quale copre i suoi vestiti (mezzo di comunicazione della società contemporanea). Il camice permette di trasformare tutti in automi uguali e senza la possibilità di essere riconsociuti, in questo modo inizia un processo di finzione inconscio.

Tutti i partecipanti si ritrovano sullo stesso livello, le differenze sociali e culturali svaniscono, e l'unica forma di autorità è rappresentata dalle assistenti capo gruppo, le quali non indossano le cuffie e di fatto si differenziano dal gruppo. Già dall'inizio dell'esperienza, le assitenti si posizionano di fronte ai partecipanti, obbligati a sedere su delle sedie, e danno loro le indicazioni, li indirizzano.

La meditazione inizia con i primi esercizi di respirazione che portano il partecipante a estraniarsi da chi ha intorno per raggiungere uno stato di concentrazione interiore. I partecipanti vengono accompagnati dai rispettivi capo gruppo verso gli strumenti da utilizzare, tutti dotati di pietre o magneti per veicolare l'energia interiore.

La performance si compone di tre momenti di mezz'ora circa, difficile da determinare il tempo esatto, durante i quali i partecipanti sono invitati a ricerca uno stato di meditazione interiore dimenticando chi hanno intorno. La respirazione è la chiave dell'esperienza, che porta i partecipanti a raggiungere uno stato di trance data da una sorta di autoipnosi involontaria. L'energia interiore viene accumulata dalle pietre e dai magneti, essa si accumula nelle parti del corpo maggiormente sensibili.

L'esperienza vissuta dai partecipanti può essere osservata da vicino, e con dei bincoli ad alta definizione, dal pubblico passivo che ammira la mostra. La Abramovic consente di provare l'esperienza hai volontari e di poterla comunicare agli spettatori, dotati di tutti gli strumenti necessari per vivere un momento difficile da comprendere esternamente.

La performance sicuramente lascia un'esperienza profonda e preniante per chi partecipa, rendendo difficile il racconto delle sensazioni e dell'energia accumulata. Stati di trance si susseguono a momenti di agitazione e di calma, il tutto veicolato da strumento che danno l'idea di sospensione, anche quando si hanno i piedi saldi a terra.

Il corpo comunica con movimenti impercettibili e involontari quanto la mente sta vivendo nel profondo, il pubblico e le assistenti sono in grado di osservare, ma non sempre di capire quanto si prova realmente. Lo scopo di Marina Abramovic è stato raggiunto pienamente, anche considerando le lacrime e i pensieri raccolti al termine dell'esperienza.

martedì 10 aprile 2012

Troppi aiuti statali provocano solo danni

La Cina è un potenza economica spinta da un massiccio intervento statale nelle politiche di finanziamento e di gestione delle aziende locali. Lo stato permette di realizzare investimenti a costo zero e di conseguenza di innovare senza impegni seri da parte delle società, fornendo un vantaggio indiscutibile sul mercato globale. Infatti, l'economia cinese è tra le migliori al mondo e lo è diventato negli ultimi dieci anni.

La positività di queste azioni del Governo, che in apparenza sembrerebbero la soluzione alla crisi globale poiché gli investimenti permettono di creare nuovi posti di lavoro, termina nel momento in cui tali azioni rappresentano degli eccessi non giustificati. L'esempio eclatante sono le strutture delle Olimpiadi del 2008, si parla di soli quattro anni fa', che sono in parte abbandonate e inutilizzate.

Per la Cina le ultime olimpiadi hanno rappresentato una spinta economica ragguardevole, le nuove struttura hanno creato lavoro come il turismo emergente. Ma, a differenza del turismo, l'edilizia deve essere in qualche modo utilizzata per essere ammortizzata e non creare dei danni sociali e ambientali.

Le struttura abbandonate sono uno spettacolo triste e un segno del fallimento di una politica economica che mira a realizzare azioni di breve periodo che generino occupazione e apparenti introiti, ma nel tempo si dimostrano come investimenti mal calibrati creando danni (in questo caso ambientali) e costi aggiuntivi. L'occupazione non viene riallocata, poiché una volta terminate le opere gli operai non hanno più lavoro, e le struttura se non sfruttate con un progetto adeguato finiscono per essere edifici abbandonati e i posti di lavoro potenziali che potrebbero creare sono da considerarsi persi.

La Cina sta iniziando a pagare errori relativamente ad investimenti poco oculati e a gestioni approssimative di ingenti capitali. Tali conseguenze negative potrebbero inficiare la fiorente economia orientale con pesanti ricadute sull'economia globale e sull'occupazione.

lunedì 9 aprile 2012

"Roma ladrona" o trota ghiottona?

Bossi urlava contro i ladri di Roma, contro i corrotti che usavano i soldi per gli affari personali e che rubavano le tasse degli abitanti del Nord per i benefici del Meridione. In sintesi questo era il concept della Lega.

"Altro non sono che pastrocchi di Palazzo", affermava Calderoli per nome del suo partito. Il discorso fa riferimento ad un attacco al Governo tecnico di Monti, i Pastrocchi di Palazzo condannati dalla Lega si sono dimostrati la loro fine.

Bossi non si è mai astenuto nel criticare il paese e le presunte corruzioni e sprechi di soldi. Ma quando è venuta alla luce la gestione "familiare" (e per familiare si intende nel senso negativo del termine) delle casse di un partito nazionale, che ovviamente beneficiava anche di fondi pubblici. In sostanza, la famiglia Bossi è stata mantenuta in tutti i suoi vizi da fondi pubblici, che in parte derivano anche dalle tanto decantate tasse degli abitanti del nord Italia.

Chi è il vero ladrone?